Maialata dal mitico Primo, uno degli ultimi autentici osti della provincia. Siamo in tredici amici, il locale è pieno, si saranno alla fine ben 95 persone. Il gestore ci fa accomodare nella saletta piccola, tappezzata da disegni e poesie in dialetto, dispoonendo due tavoli paralleli dove ci accomodiamo, maschi da una parte e femmine dall'altra, più o meno come le cene ai tempi del liceo. Un piccolo antipasto a base di dadini di mortadella e ciccioli frolli, giusto per entrare in tema. Cominciamo con due primi. Arrivano le mezze maniche dal pcher, fatte alla maniera del macellaio, con salsiccia e fagioli borlotti, ottime. A seguire il risotto al salame, condito con striscioline di salame nostrano, anche questo ottimo e originale. E' la volta delle cotiche coi fagioli, ustionanti, sottilissime perchè pulite dal grasso sottocutaneo, tenere e leggere, uno dei fiori all'occhiello del locale. Poi è il turno del filetto in crosta di pane, sembra un normale panino rotondo ma una volta tagliato compare all'interno un trancio di filetto di maiale, anche questo molto particolare come piatto. Ci servono le ossa alla Flintstones con cipolline al balsamico, pezzi di ossa con brandelli di carne tenerissima che si abbina perfettamente con le cipolline. Compare la polenta col lardo di colonnata, favolosa, ne abbiamo chiesto il bis. Ed ecco le code, le orecchie e gli zampetti con salsa di verza : eccezionali, si scioglievano in bocca, e notevole anche l'abbinamento con la verza stufata alla maniera dei crauti. Ha fatto un po' impressione alle signore il musetto bollito, il grugno del maiale, anche questo tenero e di ottimo sapore. Anche i crostini al guanciale si sono fatti apprezzare, e anche di questi abbiamo chiesto un bis. Buona, anche se più "normale" la salsiccia ubriaca, cotta nel vino bianco. Squisito il cotechino abbinato alla purea di patate. Come gran finale ci portano le costaiole con patate arrosto, anche in questo caso carne molto tenera, che si staccava perfettamente dall'osso, e di notevole qualità. Da bere un discreto lambrusco Sorbara Bellei. Un sorbetto al limone per digeritìre il tutto e un caffè al banco al momento del conto. Ottima cena, maialata veramente DOC, digerita perfettamente da tutti, nonostante il menù impegnativo.D'altronde quando c'è la qualità....
Imperdibile!!!
[maurig]
03/02/2016