Ragazzi! Che delusione! Ero assolutamente infervorata dalle vostre succulente descrizioni e dall'entusiasmo con cui la ragazza di un amico me lo ha citato... Ma va be', procediamo con ordine. Appena arrivati la prima impressione è stata ottima (sono andata con il mio compagno dopo aver fatto l'ecografia e aver visto il mio bimbo, pure accertato che è un maschietto, per cui ero anche ben disposta), devo dire che il locale si presenta molto bene, un ampio cortile con tanti alberi, un buffet abbastanza fornito, tutto rifinito in legno, soffitto con le travi a vista, locale spazioso e rustico. La prima nota stonata è il personale, ragazze poco sorridenti e un po' con quell'aria di sufficienza che mi dà da fare. La responsabile (credo almeno, è l'unica senza grembiule)ci indica il tavolo, ma non ci accompagna. Ci sediamo sul primo tavolo da due che troviamo, ci passano davanti diverse ragazza ignorandoci. La sala è praticamente vuota (tre tavoli piccoli occupati). Tengo botta, mi dico, ma sì, sarà un'impressione. Il bagno è carinissimo, anch'esso in legno.
Ordiniamo un assaggio di pizza al tagliere, convinti che sia un piatto della casa ricco e vario, con diversi gusti tipici del locale. Chiedo se ci possiamo servire il buffet. Affermativo. Evvvai!! Io adoro i buffet. Scelgo le cose che mi sembrano più sfiziose, funghi e melanzane soprattutto di cui vado matta. Il mio piatto è molto pieno, il mio ragazzo sorride. Sono sempre la solita! Incrocio la "presunta responsabile" e le faccio un sorriso. Giuro: mi ha guardata in cagnesco. Da lì la mia benevolenza si è lievemente incrinata. Ma guardo il mio piattone e mi consolo. Appena inforco una verdura (non meglio identificata) fritta, arriva il "tagliere". Già lì, secondo me la pizza andava servita DOPO l'antipasto, ma sorvolo. Però il tagliere di assaggi non è altro che una pizza rotonda, tagliata a spicchi, con due gusti (divisi a metà), peraltro nemmeno molto fantasiosi: l'una con crudo e grana, l'altra con radicchio e cotto. Discreta, croccante, sottile, Ma nulla di chè. Gli antipasti non sono buonissimi, poco saporiti, le verdure fritte sanno di poco, i funghi pure. Mi trovo ad assaggiare tutto quello che ho preso e ne lascio la metà. Apprezzo solo le melanzane, ma dopo averle abbondantemente salate. Insomma, non sono affatto soddisfatta. La cameriera ci chiede se va tutto bene, in modo affabile, e mi dico, be'. Almeno questa, a tratti, è gentile. Osservo le altre ragazze. Non sorridono mai! La donna vestita diversamente ci passa di fianco più volte e non ci guarda nemmeno, invece è tutta moine con altri avventori appena giunti, che, recepisco da come si muovono, sono clienti abituali. Scusate, ma queste cose mi danno sui nervi.
Il mio ragazzo prende il mascarpone. Io tento di descrivere un dolce che ho visto passare alla cameriera, lei mi guarda con aria assente e decido di lasciare perdere. Caffè (solo per lui, per ovvi motivi), e andiamo a pagare. Piena sono piena. Ma non sono certo appagata. 35 eurini (per due antipasti, una pizza in due, un'acqua, una mezza bottiglia di chianti, un dolce, un caffè). Non sono obiettiva, forse, ma mi sembrano tanti, soprattutto perchè non ci fanno la ricevuta, lo scontrino, nulla. Niente di niente su cui confrontarsi. Magari sbaglio, ma ormai sono sul piede di guerra e boccio totalmente il locale. Ammetto di essere molto pignola, quando vado a mangiare, ma sono sempre assolutamente cortese, educata, accomodante e solidale con il personale (ho fatto la cameriera per dieci anni e so cosa vuol dire), per cui comunque avrei piacere di essere trattata con garbo e attenzione, almeno...altrimenti cambiate mestiere. Non per nulla io prendevo tante di quelle mance, che mi ci sono pagata le ferie!
E mi piace mangiare bene! Spendere, anche, ma che ne valga la pena.
Scusate per il papiro, ma quando ce vò, ce vò!
...
[g.falconline]
24/05/2008
Condivido totalmente le ragioni del tuo disappunto e i valori di riferimento che hai rappresentato nella tua descrizione della serata.