Sull'onda della curiosità che la magnifica recensione precedente (l'unica) mi aveva trasmesso, ho prenotato presso il ristorante Da Gino per la sera di San Valentino con una settimana d'anticipo.
Vicinissimo a Rimini, sulle prime colline a circa 3 km di curve dalla vita, si trova questa casa di campagna dove l'ospite viene accolto direttamente dalla cucina. Il fatto, abbastanza singolare per non dire rara, serve a proiettarti nell'atmosfera molto rustica del ristorante, costituito da salette ognuna recante un nome. Anche il bagno ha la sua targhetta, recante la scritta "SALA MOTORI". Ogni saletta è piena di tavolini apparecchiati in maniera semplice e sopra ad ognuno si trovano già una bottiglia d'acqua e una di vino, senza etichetta, chiaro indizio che sia fatto o quantomeno imbottigliato da loro.
L'attesa per le prime portate, durante la quale ci siamo divertiti a leggere le varie recensioni giornalistiche appese alle pareti, non è stata lunga e ci hanno servito subito 6 antipasti, con un adeguato intervallo tra loro. Sapevo che il menù era fisso avendo appunto letto la precedente recensione, quindi in tutto relax In ordine, abbiamo assaggiato: sardine in un sughetto eccezionale, appena piccante e ideale per farci la scarpetta con il pane che è altrettanto buono; insalata di mare con polpo e totani in una salsina semplice ma deliziosa costituita da carota e sedano; lumachine di mare; cappesante gratinate veramente squisite, una grigliata di sardine, anche queste molto buone e sicuramente fresche, servite su una piccola graticola; dei cannelli alla griglia che facevano luce, nel senso che ogni assaggio era una goduria.
A questo punto si potrebbe essere già quasi sazi, tra questi antipastini e il pane che devi obbligatoriamente mangiare per le varie scarpette, infatti ci hanno dato un attimo di tregua che ci ha permesso di recuperare la miglior forma per proseguire. Così è arrivato il risotto alla marinara, una porzione molto abbondante che comunque si mangia molto volentieri perchè non è affatto pesante, anzi. Anche in questo caso abbiamo potuto apprezzare la freschezza del pesce, che si amalgamava perfettamente al risottino cotto al punto giusto.
Altra piccola pausa, ecco quindi arrivare un bel vassoio con quattro sogliole alla griglia (due a testa) e una coda di rospo abbastanza grande da poter essere divisa in due parti. Anche per i secondi vale lo stesso discorso precedente riguardo la freschezza. A questa portata viene abbinata una terrina di insalata (egregiamente condita, cosa non da poco!), che secondo me proviene dall'orto di casa, perchè rimanda a quei sapori di una volta, quando la nonna andava a raccoglierla dietro casa e la serviva a tavola.
Infine, per concludere in bellezza, abbiamo mangiato una bella fetta di ciambella con le noci, leggera e deliziosa, e un biscotto a forma di cuore, degna conclusione di un San Valentino all'insegna dell'amore verso la buona cucina.
Al termine di tutto, dopo esserci presi un pò di tempo per rilassarci ulteriormente, siamo tornati verso la cucina, abbiamo pagato 35 euro a testa e abbiamo salutato, convinti di essere stati in un ristorante per cui vale la pena farsi un'ora e mezzo di macchina da Modena, e in cui sicuramente torneremo.
Imperdibile!!!
[g.falconline]
23/02/2009