Era da un po' che Frittella voleva provare Ca' Cerfogli, e mi è sembrato più che doveroso accontentarlo
Ritrovo alle 19.30 da Ema e dopo una ventina di minuti siamo in macchina pronti per passare una bella serata in compagnia davanti ad ottimi piatti.
Una recensione è doverosa per un semplice motivo.
Tutti dicono che il locale sia splendido, ed in effetti la ristrutturazione in sasso è bellissima.
Gli unici "punti deboli", se così vogliamo chiamarli, sono la mancanza di una carta dei vini, soprattutto con una bella cantina come la loro, e, secondo qualcuno, l'uniformità del condimento dei porcini.
Se c'è una cosa che traspare chiaramente parlando con Ivan e Davide è la passione che hanno per il loro lavoro.
Da questa nasce una voglia continua di migliorarsi, di colmare le lacune, di fare tesoro delle critiche costruttive cercando di soddisfare sempre al meglio i propri clienti.
Ho notato con piacere, quindi, che il menù ha fatto un bel salto di qualità (e per me era comunque già da 5 cappelli anche prima).
Ora c'è una carta dei vini dettagliatissima, e il menu è stato rivisto ed ampliato, con piatti nuovi.
Inoltre mi piace ricordare che quest'ultimo, in parte, è stagionale. Quindi, ad aprile si possono trovare le spugnole, a maggio i prugnoli e gli asparagi, da fine maggio/primi giugno i funghi fritti, a fine agosto gli ovuli, a novembre il tartufo bianco.
La nostra cena è partita con gli immancabili crostini ai porcini, più un assaggio di prosciutto crudo Baldoni, salame nostrano e petto d'oca affumicato con scaglie di parmigiano ed aceto balsamico.
Come primi, gli eccezionali tortelloni con i prugnoli, le tagliatelle con le spugnole e le pennette panna, tartufo nero ed asparagi.
Come secondo, una battuta di manzo leggermente scottata ai porcini ed un assaggio di carpaccio al tartufo.
Io ed il buon frittella ci facciamo tentare anche da una battuta cruda che dividiamo in due, fatta semplicemente marinare con un po' di ottimo olio e limone.
Il fornitore di carne è cambiato, ed il salto di qualità è notevole (basta solo guardare la differenza di colore del carpaccio).
Finiamo in bellezza con un assaggio di dolci -questa volta ci casco anche io e prendo la crema d'ananas-
Il tutto innaffiato da acqua con bolle e senza, da una bottiglia di Le Volte di Ornellaia ed una di Merlot Quercegobbe di Petra.
Ivan ci offre gentilmente un vin santo Montevertine spaziale, che degustiamo insieme a lui e a Davide.
Finiamo con tre caffè e un sorso di Cubaney, giusto per non farci mancare nulla.
Rimaniamo un po' a parlare di cucina, di GM e di Tomba, e dopo una rapida visita alla camere per far vedere agli altri la "parte albergo", siamo pronti per tornare verso Modena, felici, pieni come uova (ma l'indomani leggeri come una piuma) e con 100 euro in tutto in meno.
Ottima locale, ottima cena e, soprattutto, ottima compagnia, che rende il tutto imperdibile.
Imperdibile!!!
[Patatone]
12/05/2009
Grazie per il materiale che mi hai inviato sul vino.
Ci vediamo da Italo.
Ciao