Piu'' che una recensione e' un resoconto amaro. Non so francamente cosa sia successo negli ultimi due anni, ma la cucina e' divenata anonima. Sabato sera eravamo in sette, prenotato con largo anticipo, locale pieno, servizio purtroppo non all' altezza se si eccettua uno dei due padroni. Tutti operatori del settore noi, quindi ben disposti a mangiare e soprattutto a bere (moglie astemia che cul..). Gia' dagli antipasti, uguali per tutti, la serata ha preso la piega sbagliata, buoni i salumi con gnocco fritto, indecenti i crostoni al tartufo (non e' stagione okay, allora toglili dalla carta), spenti quelli ai funghi. Primi piatti con dei ravioli ripieni di formaggio che non sapevano di nulla, bissati con un altro primo che mi e' piaciuto talmente tanto che l'ho dimenticato. Le premesse per il secondo erano fantastiche, un bel pezzo di filetto (chiesto cottura media, portato praticamente crudo) per sei persone con patate al forno, ma anche qui non ci siamo stati proprio. Una tagliata con rucola e pomodirini leggermente stracotta. L'unica parte interessante e' stata quella vinicola: interessante il brut millesimato di Velenosi (Marche), troppo giovane la Valpolicella 2001 di Quintarelli, perfetto il Nebbiolo 2008 di Conterno Fantino e almeno per il sottoscritto, monumentale la Malvasia dolce di Hauner. Finita la cena con vari caffe' e una grappa. Dispiace davvero tanto che non si mangi piu' come una volta, frase anacronistica e scontata ma e' cosi'. Personalmente li ho visti molto stanchi. Interessante come sempre la carta dei vini con ricarichi in alcuni casi ottimi. Speriamo che cambi presto qualcosa. Il conto e' stato di 40 eurini a testa esclusi i vini, pagati dal festeggiato. Troppi perche' il tartufo non era piu' lui... Rimandati a settembre. Due cappelli solo per la parte enologica.
Buono
[pattyb]
20/04/2010
Dai, almeno i vini sono stati apprezzati!