Siamo verso l'imbrunire nonostante l'ora legale (sempre illegale per il povero io, non l'ho mai sopportata)e,dopo i festeggiamenti a mammà per il suo 85mo genetliaco (niente di trascendentale: tanta affettuosa compagnia e miliardi di amarcord sul vecchio secolo)una volta su strada la Papera (leggete moglie, grazie) dice che una buona pizza sarebbe la chiusura ideale della giornata.
Ipso facto e per non macinare chilometri su chilometri, vicino casa, arriviamo alla Pizzeria Marechiaro- Emilia Est 551 s.n.c. di Mounkary & C. come poi reciterà la ricevuta fiscale n. 1439 emessa in pari data.
Entrando l'ambiente è abbastanza spartano con riferimento al rosa confetto dell'imbiancatura dei muri ed all'arredamento essenziale dei tavoli & tovagliaggi.
Una solerte fanciulla prima degli attovagliamenti di rito ci porge i listini delle cibarie comprensivi anche dell'elenco dei liquidi da ingurgitare. In quel momento siamo attovagliati in otto persone: un tavolo da sei e, nei pressi di una saletta oscura ergo non illuminata Papera ed io. Sul confine delle sue stanze un frigo a vetrina langue con un poco di fragole sotto cellophan e qualche coppetta di non-so-cosa al piano superiore
a guisa di reliquie di chiese sconsacrate.
Un Signore si appropinqua per la "comanda" con un italiano sciolto ma di timbrica quasi certamente Nordafricana.
Ordine:
1 Pizza Marechiaro €. 7,00
1 Pizza Marinapoli(in onore del Sommo Grog inventore della medesimo intruglio partenopeo, buono assai peraltro!) €. 4,50
1/2 lt. di birra alla spina in grande brocca €. 4,50 ed una lattina di Sprite €. 2,00 per il mescolamento di rito. (in Francia lo spacciano come "panache o panachè") nonchè 1 di acqua NON gas €. 1,50.
Breve attesa e arrivano le pizze fumanti: ricche di condimento buone nella pasta di base ma... a bordo bassino e affatto partenopeo (chiedo scusa ma per me è 1 cappello in meno.)
Oggettivamente la mia è molto ma molto più saporita della specialità della maison: la Pizza Marechiaro peraltro con tutto un poco di ingredienti e di terra e di mare.
Ingurgitate le medesime in tempi quasi olimpionici (la fame è una bestia mordente) la Papera opta per una fettona di ananas €. 3,50 che il sottoscritto assaggia a malicuore (non previlegio le "robe" esotiche)
Infine con due coperti €. 1,80 cadauno è stata ricomposta la r.f. di cui sopra per un totale di €. 26,60.
Il prezzo ci sta tutto ma occorre in coscienza complimentarsi con coloro che pur distanti anni luce dalla tradizione nostrana della pizza-ristorazione scodellano prodotti più che accetabili.
Se ci sarà una prossima volta, sarà massima cura assaggiare le pappe e i "pinnuti" che il locale propone.
Ancora una volta stam atès à la Piopa et San Zemian...
Consigliato!
[aratos]
29/04/2010
E' una recensione bellissima, la tua scrittura mi affascina in una maniera indecifrabile!
Ma sei forse un poeta?